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Intangible asset e rischi
È necessario rovesciare l’immagine dell’albero e focalizzare
l’attenzione sulle sue radici, che costituiscono la base per
la crescita, attraverso la definizione di un nuovo e più ampio
strumento di reporting, capace di narrare la storia di creazione
del valore rappresentando in modo più soddisfacente ed esaustivo
le varie dimensioni dei risultati d’impresa, inclusa quella "intangibile"
e di fornire una più ampia piattaforma di informazioni molte delle quali non-finanziarie,
nella forma di KPIs settoriali.
Le radici del valore dell'impresa
Solo fino a pochi anni fa, assimilando una azienda ad un albero, l’immagine della sua parte
visibile sopra il terreno rappresentata da un robusto tronco, rigogliose e folte foglie
e appetibili frutti era sufficiente per descrivere la sua solidità patrimoniale e le buone
capacità reddituali e minore attenzione veniva prestata alla parte invisibile rappresentata
dalle radici dell’albero che si trovano coperte dalla terra, ossia alle risorse intangibili
delle aziende suddivise secondo una consolidata tripartizione letterale e le più autorevoli
fonti internazionali nelle tre dimensioni al capitale umano, organizzativo e relazionale.
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Capitale umano. Include risorse intangibili quali le conoscenze, le competenze, le capacità e
le esperienze maturate da chiunque lavori all’interno di una organizzazione comprendendo,
oltre ai dipendenti a tempo pieno, anche quelli part-time, i liberi professionisti e i
collaboratori esterni ed è riconosciuto che queste risorse sono in grado di generare una
ampia quota del valore ancorché non sono di proprietà di una organizzazione e rappresentano
"quella parte del Capitale Intellettuale che lascia l’azienda al termine dell’orario di lavoro".
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Capitale strutturale / organizzativo: al contrario del capitale umano, appartiene all’azienda ed è
rappresentato da tutte quelle risorse che supportano gli individui nell’espletamento del loro lavoro
come ad esempio i beni aziendali tradizionali quali la liquidità, gli immobili, l’hardware, i computer,
e da molti assets intangibili quali i processi aziendali codificati, il sistema informativo e i database
che consentono a impresa di soddisfare le richieste dei clienti.
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Capitale relazionale: può essere definito come l’insieme delle relazioni dirette ed indirette
instaurate con tutti coloro che entrano in contatto con l’azienda, ovvero con i suoi stakeholder e
tra questi un posto di assoluto rilievo è occupato dai clienti, tanto che spesso sia in ambito accademico
sia in ambito professionale si indica il capitale relazionale utilizzando l’espressione "capitale clienti"
(customer capital) assimilato al capitale umano per il fatto che, come l’azienda non dispone di un diritto
legale di proprietà sui dipendenti, così non lo ha nemmeno sui clienti.
Quale conseguenza dell’attuale situazione di crisi finanziaria, il fallimento di molti modelli di business
ed inadeguati processi di governance e controllo gli alberi risultano ora essere sempre più spogli e non
più in grado di dimostrare la capacità di crescita delle aziende.
Si rende quindi necessario rovesciare l’immagine dell’albero e focalizzare l’attenzione sulle sue radici,
che costituiscono la base per la crescita, attraverso la definizione di un nuovo e più ampio strumento
di reporting, capace di narrare la storia di creazione del valore rappresentando in modo più soddisfacente
ed esaustivo le varie dimensioni dei risultati d’impresa, inclusa quella “intangibile” e di fornire una più
ampia piattaforma di informazioni molte delle quali non-finanziarie, nella forma di KPIs settoriali.